
Amarezza mi confessò, nel mezzo della nostra ultima discussione, una notizia che ebbe in Spagna. Poco prima della sua fuga, e ciò, cambia ogni cosa.
Ma per contestualizzare vi devo dare qualche indicazione: ci eravamo appena trasferiti in Spagna, avevamo lasciato Valencia e nel mezzo delle difficoltà, trovai lavoro per lui. Un lavoro che guarda caso gli sarebbe sempre piaciuto provare. È un bravo muratore, ed con voglia di provare il settore acrobatico. Quelli che si appendono per capirci. Li si unì il talento con la possibilità.
Ma Dio li aveva una prova per noi. -Scoccando i famosi 7 anni- la nostra prova ora capisco era il suo Capo.
Amarezza non parlava ancora la lingua, così al colloquio dovetti andare anche io. Quel giorno conobbi, MisterM. Lo chiameremo così.
Un tipo che a primo impatto era ben educato, gentile, alto, moro e molto ben piazzato. Quasi due metri di uomo. Insomma un ragazzo che non passa inosservato. Quando ci conoscemmo, notai che mi rimase a fissare con sorpresa per qualche secondo. Sono riccia, molto riccia, pensai che aveva notato la particolarità.
Ben presto le chiamate tra me e MisterM diventarono frequenti. Ma sempre per motivi di lavoro. Ma nell' ultimo periodo ammetto che ormai risolveva tutti i nostri problemi. Amarezza è sempre stato un bravo lavoratore, instancabile e sempre operativo, quindi pensai che si voleva trattarlo bene. In Spagna i muratori scarseggiano, soprattutto quelli acrobatici. Quindi il pensiero era lecito.
Tutto d'un tratto MisterM, diventò particolarmente attento alle mie esigenze, alle mie preoccupazioni. Amarezza, d'altra parte, aveva insegnato ai suoi compagni l'italiano, lui di spagnolo poco e niente. Così cominciarono le discussioni tra MisterM e lui.
Io tacevo la mia intuizione, perché stavo comoda con il lavoro che offriva al mio compagno. Ma un po' sospettavo quando in mezzo ad altri lavoratori, se io sorridevo o dicevo qualcosa MisterM subito si fermava per ascoltare la mia opinione, o solo per osservarmi si bloccava.
Ammetto che il fatto un Uomo così intelligente, che dimostrava gentilezza a tutto spiano, circondato da donne da copertina mi trattasse così mi lusingava.
Mi ripetevo che era così di indole. E che non era niente di personale.
Ma l'ultimo periodo, è stato eccessivamente preoccupato di me e dei miei bisogni. Così cominciai a marcare distanza, rispettavo il mio compagno anche se la sua mancanza di controllo ha sempre creato problemi.
Amarezza cominciai a vederlo sempre più arrabbiato, più sostenuto nei miei confronti. Le discussioni su MisterM riempivano la nostra quotidianità, ma le discussioni voglio sottolineare erano sempre per lavoro. Amarezza non mi aveva mai detto niente. Non mi aveva mai detto di avere dei sospetti. Cominciai a pensare quindi che ero semplicemente egocentrica, e che lui era gentile e risolutore di natura.
Finché il fato ha voluto che ci fermassero con la macchina Italiana. Ci diedero 60 giorni per cambiare la targa, o riportare la macchina in patria. In 60 giorni successe di tutto. Le litigate tra loro aumentarono sempre di più. Fino all' ingorillamento di MisterM. Amarezza non rimase indietro e decise di non andare più al lavoro.
Io avevo trovato un lavoro con un ottimo orario, proprio sotto casa, ed era perfetto. E lui dopo poco decide di andare tornare in Italia. Senza casa. Senza ormai neanche una base messa da parte. Niente. Per me era togliermi da un vaso di porcellana e mettermi dentro una busta di plastica.
Così alla domanda andiamocene io dissi «NO.»
Così decise di rispondermi « Fai come ti pare, io me ne vado. Rimani qua »
Ma appena Amarezza arrivò a Barcellona per imbarcarsi con la macchina, mi arrivò un chiamata di MisterM, e lì capì che non era solo egocentrismo era reale.
To be continued
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