
Vi dovrei raccontare — ancora — di un processo di apprendimento che è durato anni. Ma ho aperto il discorso sul Demiurgo e vorrei finirlo, almeno questo. L’altro è decisamente più lungo e complicato.
Sono tornata dalla Spagna con un bel po’ di informazioni nuove, una figura da capire, e vocaboli strani tipo:
“Io sono l’Essere”, Governatore, Anima Maestra, Karma cristallizzato, Multiverso…
Sì, una valigia mentale niente male.
E insieme a tutto questo, in testa cominciava a ronzarmi una voce nuova:
la Bibbia.
Come se mi stesse dicendo: "Oh, diamole una priorità a 'sta roba".
Che poi, parliamoci chiaro: non sono qui a fare la santona di nessuna religione, questo sia ben chiaro.
Ma se davvero viviamo in una sorta di Matrix spirituale per far evolvere l’Anima… beh, da qualche parte le regole dovevano pur essere scritte, no?
> E guarda un po’, molte di queste — secondo me — stanno proprio lì: nella Bibbia.
Soprattutto le fondamentali.
Lo sottolineo: sono ancora in fase di studio, niente laurea in teologia, per ora.
Però le sincronicità che mi ci hanno portata… sono state talmente fuori scala che ignorarle sarebbe stato da incoscienti. O da ciechi.
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Prima sincronicità: mia figlia e il crocifisso
Come sempre, parte tutto da pensieri ricorrenti. Di quelli che bussano piano e poi iniziano a prendere a martellate.
Soprattutto dopo le meditazioni sul “Io sono”.
Il pensiero era: “Forse è ora che inizi a leggere la Bibbia.”
E poi, come al solito, cominciano i segnali:
Gente che me ne parla dal nulla, riferimenti ovunque… ma la vera sveglia me l’ha data mia figlia. Quattro anni.
Iniziano le scuole. Torniamo a casa, ci fermiamo al semaforo. Davanti a noi: chiesa, con crocifisso talmente grande che da due metri vedi perfino il sangue.
Lei, candidamente:
“Mamma, chi è quello?”
Cerco di essere semplice.
“È un uomo che parlava di amore. Aiutava i malati, i poveri… e per questo gli hanno fatto tanto male.”
Sangue incluso.
Lei, col cuore puro dei bambini:
“Nooo… e perché?”
E io, in totale difficoltà pedagogica:
“Eh... purtroppo è andata così.”
(E arrivederci alla psicologia infantile.)
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Seconda sincronicità: la carta del Diavolo (e il panico subito dopo)
Passa un po’ di tempo.
Nel frattempo facevo ancora la “carte del mattino”, un messaggio spirituale per chi ne avesse bisogno sui miei social.
Ma avevo appena smesso con i consulti: la gente si stava incastrando, tipo loop karmico. Specie quando gli dicevi cose che poi succedevano davvero.
Un giorno, dimentico il mazzo dei tarocchi fuori. Mia figlia lo prende (e io penso: “Massì, che vuoi che succeda?”).
Fa un disastro, sparpaglia tutto… e ne pesca una sola:
la carta del Diavolo.
Lei, serena come una Pasqua:
“Mamma! Questo l’ho visto! L’ho sognato!”
Io, nel panico, penso: "Ok, adesso arriva l’Esorcista."
Cerco di restare calma:
“E cosa è successo nel sogno?”
Lei, tranquilla come se stesse parlando del gelato:
“Niente. Poi è arrivato Gesù.”
Ah beh.
A voce alta: “Ok. Basta, leggo la Bibbia.”
(Perché a quel punto, o la leggi o chiami un prete.)
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Terza sincronicità: la Bibbia arriva da sola (letteralmente)
Succede il colpo di scena.
Mia madre si era appena trasferita. In casa nuova, montagne di libri vecchi. Un giorno decide di buttarli.
Nel mucchio? Una Bibbia del 1490 (o qualcosa che ci prova).
Ovviamente, spaventata da mia nonna che è ultra credente, decide di non buttarla.
Salgo in macchina, la vedo e le dico:
“Che cos’è quel mattone? Ti sei scordata anche quello?”
Lei:
“È la Bibbia.”
E io, che mi occupo di manifestazione, penso:
“Ok, questa è stata la manifestazione più veloce della storia.”
E quindi ho iniziato a leggerla.
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Ma chiariamo una cosa
Non sono di nessuna religione.
Non prego santi, non faccio riti, non seguo dogmi.
Credo in un Dio.
Credo in leggi universali.
Credo che l’Amore sia l’energia del Creatore.
E credo anche nel caos — quello bello tosto, l’ottava superiore del karma, per intenderci.
La figura di Gesù però… è centrale.
Non solo nella Bibbia
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