
Vi raccontai del sogno che feci, così reale da non saper distinguere tra sogno e realtà.
Poi arrivò subito dopo un altro evento. La morte di nonno Alberto.
Ero piccola, prossima al trasferimento in Italia, e abitavamo da mia nonna S., dato che i miei si erano momentaneamente separati. In quel periodo vivevamo nelle case popolari, perché mio nonno Alberto aveva prosciugato tutte le risorse di nonna, casa compresa. Tornato dai suoi casini e malato di cancro, si rimise alle cure di mia nonna, che accettò di prendersi cura di lui.
Un giorno tornai dal giardino ed entrai in salotto. Correndo nel corridoio, vidi mio nonno seduto, in preda alle convulsioni. Stava quasi cadendo e la dentiera gli era schizzata fuori dalla bocca. Una strana sensazione mi invase. Sentii una voce nella testa che mi spingeva a cercare mia nonna.
Con il cuore in gola corsi da lei, che si trovava in un’altra stanza all’esterno della casa.
Strillai: «Nonna, vieni! Nonno sta male!»
Ricordo che sobbalzò e corse da lui. Appena lo vide, iniziò a gridare, agitata. Ancora oggi la vedo: prese una bottiglia di rum e gliene versò un po’ in gola. Tolse la dentiera, ma le convulsioni non cessarono. Anzi, lui finì sul pavimento, mentre mia nonna era nel panico.
Mi nascosi dietro la porta della bisnonna, chiusi gli occhi, mi tappai le orecchie e aspettai.
Sentii mia madre piangere. Mi cercò, mi abbracciò. Cercava conforto in me. Lo percepii così forte che ancora oggi lo ricordo.
Qualche giorno dopo, era notte, mi svegliai. Mia madre era sveglia sull'altro letto, guardava un film.
Vidi mio nonno. O meglio, vidi la sua sagoma. Nel buio si stagliava un alone di luce.
Era seduto con la schiena rivolta alla televisione, ma osservava mia madre. Poi disse:
«Digli che spenga la televisione e che smetta di guardare queste cose. Digli anche che smetta di fumare.»
Glielo dissi. Non so se stessi sognando o se fosse reale, lui era morto, a chi potevo chiedere per capirlo?
Ma mia madre spense immediatamente la televisione. Quello successe veramente. Buttò il suo ultimo pacchetto di sigarette nella tomba di mio nonno. Anche quello successe.
Mio nonno era morto di cancro ai polmoni. Le Sigarette.
Mia madre passò un bel po’ di tempo a chiedermi cosa avessi visto. Era rimasta scossa.
Ma tanto si sarebbe dovuta abituare.
Aggiungi commento
Commenti