
Avevo ancora tanto da dirti.
Tanto.
Ma qualcosa restava dentro,
perché ero scarica, svuotata.
Volevo che sapessi—
quando parlo d’amore,
è perché lo sento vibrare.
Inconfondibile.
Ti vedo,
e sento come una melodia
che mi tira fuori dal guscio,
che mi strappa via dalla caverna.
Volevo che sapessi—
sono una molla,
con un blocco di sicurezza.
Ma con te, era inutile.
Sto cercando di vivere adesso,
qui, nel presente.
Perché aspettare, bramare,
un futuro ancora lontano
mi faceva vivere male.
Forse sentivi anche tu
questa energia sospesa.
Volevo che sapessi.
Ma tu già sapevi
cosa sei per me.
Hai letto i miei pensieri,
sentimenti in fila per te.
Ero io,
io che non sapevo niente.
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