
Ormai è un mese che sto qui da mia madre, Senza discussioni, mi sembra impossibile, finalmente ci godiamo un rapporto normale. Me ne andai presto da casa, perché era veramente impossibile coesistere. Oggi sono felice di poter sperimentare un bel rapporto.
Qui, la mistica che c'è in me, sta uscendo più spesso. Ballo e canto quando sono felice, e scrivo quando sono triste.
Ultimamente però, mi ripetevo di vivere nel presente, lasciare che le cose succedano perché sento un richiamo già da un po': l'eco di un grosso evento che si sta avvicinando. Vi capita mai?
A me si. Ogni santa volta, avevo, come dotazione innata, un campanellino che suonava... Come quando entri in una bottega ma tu stai dall' altra parte del negozio, e non riesci a vedere chi è entrato. Ma il campanellino c'è per dirti che è qualcuno c'è. Bene, l'ho sentito suonare non riuscivo ancora a vedere il responsabile.
Ma come una bambinona, entusiasta di aprire i regali di natale e, insistentemente, chiede " è natale? È natale ? " "Quanto manca a natale?" Così mi sentivo io. Ovviamente non aspettavo natale. Qualcos'altro si avvicina.
É un mix di sentimenti, sensazioni. Da una parte sentivo "riposati che ci sarà da lavorare"( quindi tutta questa inerzia che stavo sperimentando acquisiva proposito) e dall' altra sentivo un "preparati". Ok ma a che ?
C'era una parte di me che la immaginavo in inginocchiata proprio davanti a questa essenza, a questi concetti che mi arrivano. Con la testa china. Prendevo ordini come un soldato; E da un altra parte più divertente, c'era una versione di me che pensava allo sciocco di cupido.
Ecco, mettimi davanti un mostro e mi diverto a fallo a pezzettini.Ma parlami d'amore e scoprirai che ho un cuore da pollo. Non mi tiro indietro è. Ma è un dolore diverso
.
Mi preparo quindi ad entrambe. A combattere forte, ed ad amare ancora di più.
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