
Vedevo quella ragazza
Mostrare un sorriso,
ma dentro sussurrava una sentenza.
Aveva visto lui cadere
in un sogno ad occhi aperti.
Sdraiata e rilassata,
si ritrovò catapultata
in una realtà mai sperata
Per terra era caduta
Insieme le ginocchia
E il corpo di lui teneva
Inevitabile il pianto per un
Amore ormai perduto,
In un attimo espirato
In quel giorno non ancora arrivato
Per il suo compleanno,
un regalo, sotto forma di presagio,
evitando un grande rimpianto.
Solo, non se ne sarebbe andato
Neanche dopo, il male fatto
All'inizio esitò,
ma presto comprese.
Dolore e gratitudine
danzarono in lei
E per lei per un mese,
o forse più—non so.
Se mai l'avesse lasciato,
Il vuoto dentro avrebbe meritato.
Non se lo sarebbe perdonato
Aver lasciato solo colui
che un giorno aveva amato.
Nel peggior momento l'avrebbe accompagnato
Un altro compleanno avrebbe aspettato
Altrimenti che ne sarebbe stato
Di tutto quel lavoro che l anima
Da solo, per amore, aveva fatto
Aspettava quel giorno
con precauzione e moderazione.
Ed un magone...
Pregava il Dio, intanto,
ringraziava e amava
Tutta la sua creazione
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