Mistica

Si riservava il lusso, spesso in solitudine, di creare altri mondi, o almeno provare a vederli, magari con un sottofondo, una colonna sonora, in accordo con ciò che sentiva. E la vedevi perdersi in quella meravigliosa bolla, la bolla dell'espressione della vita, dove ci si perde assuefatti da un sentimento inspiegabile a parole ed incomprensibile per gli altri.

 

La vedevo che viaggiava con la mente tra le varie possibilità e le sentiva dentro, la scuotevano.
Erano cibo per la sua anima, quelle visioni, la tenevano quasi, bloccata. Era una morsa dolce che lei amava. Fuori dalla realtà, dalla corta insufficiente e deludente realtà. Lei non si saziava di normale cibo perché lei si nutriva di sensazioni, visioni, musica e quelli, erano il suo pane quotidiano ciò che veramente anelava.

 
Vederla era come vedere il Sole e la Luna - FUSI- in uno spettacolo indecifrabile... Era la somma di due energie diverse che coesistevano in un unico essere rendendole difficile, a volte, anche un gesto semplice.
Ma una domanda mi sorgeva spontanea, anzi mi tormentava: come fanno due elementi così diversi a fondersi così perfettamente? Quale tecnologia lo ha reso possibile? Cosa hai passato, tu, per essere così?
 
Felicità e tristezza. Tollerante ed esclusivista. Era caos dietro a una apparente tranquillità. Una profonda solitudine e fragilità, si nascondeva dietro a quel sorriso e dietro a tutta quella resilienza. Solo a vederla capivi il grande potere catalizzante che aveva. Non potevi passarle vicino osservarla, ascoltarla ed amarla, senza uscirne trasformato.
- Una luna in casa dodici.

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